Giorgio Armani protagonista dell’icon issue di Vanity Fair

Giorgio Armani protagonista dell’icon issue di Vanity Fair


Vanity Fair dedica la sua nuova Icon Issue a Giorgio Armani, che a luglio compirà 90 anni. Questo numero speciale da collezione celebra il grande stilista con un’intervista intima del direttore Simone Marchetti e attraverso le voci di talenti del mondo dell’arte e della cultura che testimoniano quanto moderni e carichi di significato siano oggi i valori del designer. Da Lauren Hutton, indimenticata protagonista di American Gigolò, all’étoile dell’Opéra di Parigi Hugo Marchand, da Sevdaliza, artista e attivista iraniana, a Gigi Datome, ex cestista di Olimpia Milano che racconta la grande lezione di vita ricevuta da Armani.

Re Giorgio viene inoltre celebrato dalle edizioni di Vanity Fair Francia e Spagna, i cui protagonisti di copertina sottolineano l’impronta indelebile che Armani ha lasciato sulla cultura contemporanea.

QUOTES:

Ci sono stati momenti in cui le aspettative sono state troppo pesanti?

«Ma sempre. Sempre. Fin dall’inizio, questo lavoro mi ha portato a dimenticarmi di me come essere umano. Sbagliare non mi era mai concesso. E ogni volta il dubbio: ce la farai? Piacerà? Non piacerà?».

«Ho imparato a nascondere l’ansia dentro il piacere della riuscita. Di volta in volta, in una sfilata, in un rapporto, in un evento. E devo dirmi che sono stato bravo. Ecco, questo me lo posso riconoscere».

Ha detto che lo stile è un pensiero che diventa comportamento. Che cosa significa?
«Che puoi realizzare quello che hai in testa anche con un vestito. L’abito ti aiuta a personalizzarti, a essere più sincero con te stesso».

Che cosa rende una persona elegante?

«Il suo sguardo. Se metti nel tuo sguardo quello che hai in testa, se ci metti dentro quello che vorresti vedere negli altri, allora sei pronto per essere elegante».

Ha dichiarato che per lei il lavoro è l’antidoto all’infelicità.

«Sì, lo è, e vorrei continuasse a esserlo. Ma non sarà così».

Lo sbaglio che le ha insegnato più cose.

«Non considerare abbastanza i rapporti umani nel lavoro e aver detto di no quando dovevo dire assolutamente il contrario».

Lei si è espresso più volte contro il populismo dilagante e a favore della democrazia. Che consiglio si sente di dare ai politici di oggi?

«Di studiare che cosa è stato. Di non dimenticare. Io voglio votare sempre e solo persone che inseguano democrazia e libertà e non si dimentichino di che cosa è stato il passato».

L’intervista completa è disponibile sul numero di Vanity Fair in edicola dal 17 gennaio e sul sito: https://www.vanityfair.it/article/giorgio-armani-intervista-icon-issue



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di Redazione www.wired.it 2024-01-17 08:57:02 ,

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